Una vita a teatro. Con Maria Luisa Minarelli
Leggo Maria Luisa Minarelli e mi viene nostalgia. I suoi romanzi, pubblicati da Amazon e disponibili su Kindle, sono gialli che raccontano di crimini efferati, piccolezze dell’animo umano, ma con una grazia da nobildonna, con uno sguardo condiscendente, che non perdona ma comprende.
La saggezza di Gabo. I racconti secondo Gabriel Garcia Marquez
Ci sono quei libri che ti chiamano. Passi tra i tavoli, le bancarelle, gli scaffali, e ti chiamano. Allora ti fermi con l’aria un po’ supponente, prendi il libro e lo rigiri, cercando un buon motivo per tornare a cercare qualcosa di più intrigante. La copertina, non va… Nella quarta c’è solo una citazione… Però il titolo è di quelli che ti catturano. Devi aver quel libro, metterlo sul comodino, leggerlo in un momento speciale, gustando fino all’ultima emozione.
La conoscenza condivisa e Zootropolis
Ho riguardato “Zootropolis”. Si tratta di un cartone animato, in cui i buoni vincono sui cattivi, ma chi sono davvero i “cattivi”? Mi è tornata in mente una delle mie letture da comodino di questo momento: “La classe come comunità di apprendimento”. E anche un po’ “Castle”, la serie tv con gli affascinanti Nathan Fillion e Stana Katic.
Fare e disfare nella ricerca-azione
Penelope è il personaggio perfetto, che crea nuove soluzioni per ogni problema che le si ponga davanti. Il suo telo funebre per l’anziano suocero Laerte viene tessuto e disfatto per tre anni, pur di raggiungere lo scopo: ritardare le nozze con uno dei Proci, aspettare il ritorno del re legittimo, e sposo, Ulisse.
Una lezione al contrario (flipped classroom)
La classe rovesciata, la classe capovolta, la “flipped classroom”: ma perché dobbiamo visualizzare gli studenti a testa in giù?
Il rovesciamento della classe non sta nel fatto che si capovolge e basta, ma consiste nel ribaltare i ruoli: non è più (solo) il professore a salire in cattedra e spiegare, ma anche gli studenti sono invitati a prepararsi la lezione, perché poi si discute insieme e si applicano le nozioni.
Libri comodi da comodino
Qual è il vostro “livre de chevet” ideale? Insomma, il libro che se sta sul comodino allora si può portare ovunque?
Qualche anno fa, Mondadori ha lanciato un formato non solo tascabile, ma che si può sfogliare con una sola mano, magari mentre l’altra sta tenendo la barra della metro, tanto per non traballare ad ogni frenata.