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Chi è, davvero, il mostro? Ce lo dice J.K. Rowling

Chi è, davvero, il mostro? Ce lo dice J.K. Rowling

«C’era un re…». Mi verrebbe voglia di iniziare così, come nelle fiabe, e nelle filastrocche dispettose dell’infanzia: «c’era un re, seduto sul sofà, che disse alla sua serva: “Raccontami una storia!” E la serva incominciò: “C’era un re…”». Anche qui c’è un re, si chiama “Teo il Temerario” e in effetti un po’ temerario lo è. Lo troviamo nel “libro della quarantena” J.K. Rowling, quello dal titolo più strano di tutti: “L’Ickabog”.

Lettere, mail, schermi: “metti la cera, togli la cera”. Se Marshall McLuhan sapesse…

Lettere, mail, schermi: “metti la cera, togli la cera”. Se Marshall McLuhan sapesse…

Imparare a distanza è un’azione che si è compiuta spesso. Le lettere dei precettori ai loro pupilli, le lettere degli studenti agli amici per riceverne consigli e correzioni. Ugo Foscolo, sedicenne, scrive all’amico Gaetano Fornasini per farsi correggere alcune poesie. Ettore Majorana segue attraverso le sue lettere la formazione dell’allievo Rolando Pelizza. Seneca scrive a Lucilio perché gli esempi di vita possano essere per lui guida pedagogica.

Una lezione al contrario (flipped classroom)

Una lezione al contrario (flipped classroom)

La classe rovesciata, la classe capovolta, la “flipped classroom”: ma perché dobbiamo visualizzare gli studenti a testa in giù?
Il rovesciamento della classe non sta nel fatto che si capovolge e basta, ma consiste nel ribaltare i ruoli: non è più (solo) il professore a salire in cattedra e spiegare, ma anche gli studenti sono invitati a prepararsi la lezione, perché poi si discute insieme e si applicano le nozioni.