È tutta colpa di Vladimir Propp, che ha insistito per trovare una radice comune ai racconto popolari. Partendo da più di cento storie, ha descritto nella sua “Morfologia della fiaba” il modo in cui i buoni vengono messi in difficoltà, quasi eliminati e poi salvati per un (apparente) lieto fine. E quindi poi è stata anche colpa di Claude Lévi-Strauss e Roland Barthes, che da Propp hanno largamente attinto.
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La conoscenza condivisa e Zootropolis
Ho riguardato “Zootropolis”. Si tratta di un cartone animato, in cui i buoni vincono sui cattivi, ma chi sono davvero i “cattivi”? Mi è tornata in mente una delle mie letture da comodino di questo momento: “La classe come comunità di apprendimento”. E anche un po’ “Castle”, la serie tv con gli affascinanti Nathan Fillion e Stana Katic.
Libri comodi da comodino
Qual è il vostro “livre de chevet” ideale? Insomma, il libro che se sta sul comodino allora si può portare ovunque?
Qualche anno fa, Mondadori ha lanciato un formato non solo tascabile, ma che si può sfogliare con una sola mano, magari mentre l’altra sta tenendo la barra della metro, tanto per non traballare ad ogni frenata.