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Libri comodi da comodino

1 Novembre 2020 | letture

Qual è il vostro “livre de chevet” ideale? Insomma, il libro che se sta sul comodino allora si può portare ovunque?
Qualche anno fa, Mondadori ha lanciato un formato non solo tascabile, ma che si può sfogliare con una sola mano, magari mentre l’altra sta tenendo la barra della metro, tanto per non traballare ad ogni frenata.

I libri 'flipback' della Mondadori

I libri ‘flipback’ della Mondadori

Naturalmente ne ho comprati un paio. Qualcuno l’ho regalato, per me ho tenuto “L’ombra del vento” di Carlos Ruiz Zafon. Però non mi ha conquistata, dico il formato, non certo il romanzo.

Pensavo che, se poteva essere comodo da leggere mentre si viaggia sui mezzi pubblici, potesse andar bene anche per le letture prima di dormire, quelle in cui il sonno arriva di colpo e il libro finisce sulle coperte, sul naso, per terra, con effetti diversi e non sempre piacevoli.

Quindi sono passata ai tascabili, quelli da edicola. Sentivo in questi giorni parlare della polemica sui libri venduti nello stesso negozio dei giornali. Io non la ricordo, mi sembra così naturale entrare (anche) in edicola per cercare un libro! Cambiano i generi, i messaggi, la finalità. In edicola non trovo la mia libraia preferita, con cui discuto di questa o quell’altra uscita… Ma i libri “da edicola” nascono anche per chi viaggia, per chi ha bisogno di un involucro leggero anche per le storie impegnative.

Così è nata la mia collezione di gialli – gialli. Perfetti per le letture comode.

Il libro di Rino Casazza con Sherlock Holmes e Charlie Chan

Il libro di Rino Casazza con Sherlock Holmes e Charlie Chan

Sul mio comodino, davvero, adesso vicino ai classici gialli Mondadori cominciano ad esserci anche quelli di “Crimen”. I gialli, quelli più classici, hanno la rassicurante abitudine di far vincere sempre i buoni. L’enigma si dipana e si infittisce, fa viaggiare nell’ombra, nasconde i dettagli alla luce del sole e, alla fine, cattura il colpevole e tutto finisce, anche se a volte resta l’amaro in bocca, per il fatto che il male esista ancora.
Il giallo sembra quindi il libro perfetto prima di dormire, eppure non è sempre così.
L’ultima possibilità, che non esclude le altre, è il lettore ebook. Nel mio caso prende la forma di un vecchio Kindle Fire, su cui il Prime di Amazon domina, lasciando un angolino ai saggi ed agli articoli salvati sul Drive.
L’unico accorgimento è trovare la giusta angolazione gomito-polso-testa, in modo che un addormentamento improvviso non faccia cadere tutto a terra. Dentro c’è tutto. Capiamoci, tutto quello che il gestore dell’abbonamento decide di mettere a disposizione, che è già tanto e vario. Il resto, dorme tranquillo sul comodino, nella forma dei miei generi preferiti, cioè praticamente tutti. Mi rassicurano, mi fanno compagnia, ne leggo qualche pagina, li ripongo poi…

Poi scatta la scintilla e il prescelto deve essere condotto alla fine entro pochi giorni.
Così è il “livre de chevet”.

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